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La festa di Sant’Andrea Apostolo, celebrata il 30 novembre, è un evento ricco di significato religioso e culturale in Italia. A Viterbo, questa festività si distingue per una tradizione unica e deliziosa: il dono dei pesci di cioccolato.
Secondo la tradizione cristiana, Sant’Andrea, pescatore di Galilea e primo discepolo di Gesù, è il patrono dei pescatori e dei marinai. La sua figura, spesso rappresentata con la croce a X, simboleggia la fede e l’evangelizzazione.
A Viterbo, il legame tra Sant’Andrea e la pesca si traduce in un’usanza antica e sentita: la distribuzione di pesci di cioccolato, simbolo di prosperità e buon auspicio. Questi dolci, preparati con cioccolato pregiato e decorati con cura, vengono scambiati tra famiglie, amici e vicini, rafforzando i legami di comunità.
Quest’anno, la tradizione è stata rinnovata nella chiesa di Sant’Andrea a Pianoscarano, con la partecipazione di autorità locali e fedeli. Don Luca ha celebrato la messa, sottolineando l’importanza dell’incontro con Gesù Cristo, ispirandosi alla vita di Sant’Andrea. Dopo la funzione religiosa, i presenti si sono riuniti per gustare specialità locali, tra cui pizze, lattarini e salsicce.
Il pesce, simbolo antico di Cristo, assume un ruolo centrale nella simbologia cristiana. Nei dolciumi di cioccolato, questo simbolismo si unisce alla gioia della condivisione e alla celebrazione della comunità. La tradizione dei pesci di cioccolato a Viterbo va oltre il semplice atto culinario; è un gesto di unità e gratitudine, un modo per mantenere vive le tradizioni e i valori umani in un mondo sempre più frenetico.
L’evento di quest’anno ha visto un’ampia partecipazione e diverse iniziative, anche in Piazza delle Erbe, a testimonianza della vitalità e della rilevanza di questa tradizione viterbese.